Buon Ponte Franco
Ieri mattina abbiamo raccolto “dall’asfalto” un gatto appena investito. La macchina che lo ha travolto ha rallentato giusto un attimo per capire cosa fosse successo e, alla vista di un animale investito, ha pensato non fosse importante prestare soccorso.
Per fortuna l’auto successiva, guidata da una nostra volontaria, si è fermata e lo ha soccorso e portato subito in clinica.
Franco, chiamato così dalle veterinarie, ha lottato come un leone, ma le fratture costali hanno provocato un’ emorragia polmonare troppo vasta e, nonostante le cure e il ricovero in terapia intensiva, il giovane gatto non ce l’ha fatta e, adesso, è sul Ponte con i nostri mici di Verde Gattopolis.
Questo articolo vuole ricordare due cose.
La prima è che soccorrere un animale incidentato è un dovere morale di ogni cittadino, tanto più se l’hai investito in prima persona, ma anche un dovere civico.
Il mancato soccorso è punito dalla legge come reato di omissione di soccorso esattamente come per un essere umano.
La seconda è che il motivo di balconi e terrazze con reti di sicurezza e di gatti che stanno in casa e non liberi per strada è dettata proprio da incidenti come quello di Franco.
I gatti non sono esseri umani, non sanno come attraversare la strada, quanto male fa una macchina quando ti passa addosso, quanti pericoli il “mondo urbano” ha in serbo per animali domestici il cui ambiente naturale è la domus, da cui domestico, cioè la casa.
La libertà non deve costare la vita ad un animale indifeso e, per noi volontarie, raccoglierli morti non è il massimo, raccoglierli vivi e vederli morire con tanta sofferenza lo è anche meno.
Buon Ponte Franco e perdona l’ignoranza di noi esseri umani.